lunedì 26 novembre 2007

università francesi

Sembra un film già visto. Gli scontri del 1968 in tutta europa. Poi gli anni della contestazione del 1977. Il terrorismo e le contestazioni sociali. In anni più recenti la Pantera a La Sapienza di Roma ed ancora le varie occupazioni degli atenei italiani, diventati quasi una tradizione di inizio anno.
Dagli scontri alla Sorbona, da cui poi in qualche maniera sono derivati i roghi nelle periferie della città di queste ultime ore, sembra partire il solito messaggio degli universitari: se si inserisce un qualsiasi criterio di merito, sono inevitabili gli scontri, se pensi di poter addivenire ad un minimo di autonomia degli atenei, noi occupiamo.
Un film già visto, appunto, se non ci fosse di mezzo lo scontro tra il nuovo Presidente, il suo nuovo modo di fare politica ed il suo rapporto con i cittadini francesi.
Una luna di miele che sembrava in crescita ed in parte invidiata da molti governanti del resto d'Europa.
Ora prima lo scontro con i lavoratori dei trasporti e poi questo con gli studenti. Il primo, quello con i lavoratori dei trasporti sembra aver trovato proprio da parte dei cittadini una sponda per il presidente francese.
Se riuscirà a portare anche nello scontro con gli studenti, la maggioranza dei cittadini dalla sua parte, probabilmente riuscirà nell'intento di marcare fortemente con la sua impronta i prossimi decenni della Francia, se in caso contrario la protesta studentesca si coagulerà ad altre proteste si potrebbero aprire seri problemi nella politica francese.
E' questa forse la verà novità negli scontri in atto alla Sorbona.

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